BUFALA – Maltrattatore di cani preso a sprangate

CANE picchiato

Sta girando viralmente su Facebook una foto (post rimosso da Facebook) di un ragazzo disteso su un letto di ospedale con i tubi per l’ossigeno e una vistosa fasciatura in testa. In basso a sinistra si vede presumibilmente la foto della stessa persona che afferra un cane per la collottola. Il messaggio, che accompagna la foto afferma, che il ragazzo ha maltrattato il suo cane ed è stato colpito con una spranga di ferro da un altro ragazzo.

La foto in basso a sinistra è un fotogramma di un video (sconsigliata la visione alle persone sensibili) che sta girando sulle reti sociali e mostra davvero un ragazzo tedesco che maltratta il suo cane e si vanta di averlo fatto urinare sul pavimento.

L’affermazione che l’autore del maltrattamento è stato picchiato è una spudorata bugia e non ha nessun fondamento. La foto di maggiori dimensioni raffigura Michael McEwen, un giovane di 23 anni picchiato selvaggiamente da tre ragazzi a Bondi Beach Australia, che si è risvegliato dal coma farmacologico.

La sete di vendetta per il cane maltrattato ha indotto molti utenti a spargere false informazioni sul pestaggio dell’autore del video incriminato. Alcuni utenti di youtube (“Schwanzus Longus” vuol dire in tedesco “caxxo lungo”) hanno pubblicato un video di un pestaggio in carcere spacciandolo per il pestaggio dell’autore del maltrattamento. In realtà il video è dell’anno scorso e mostra un pestaggio di un molestatore di bambini in un carcere di Berlino. Gira anche un fotomontaggio di una foto dell’autore, presa dal suo profilo di Facebook, con il volto tumefatto. È praticamente ovvio che le possibilità che una persona faccia un selfie, con il volto ridotto in quello stato, e pubblichi la foto in rete, sono virtualmente nulle.

Il ragazzo è stato identificato dalla polizia tedesca, gli è stato sequestrato il cane e gli è stato applicato il divieto di detenzione di altri animali. È stato avviato un procedimento penale a suo carico, ma la polizia ha intimato ai gruppi su Facebook che chiedono la morte del ragazzo di smettere, perché a loro volta potrebbero essere accusati di istigazione. Tutto ciò è anche confermato dai nostri colleghi tedeschi che hanno potuto indagare più a fondo.

Anche se molti si augurano una punizione esemplare per un maltrattatore di animali, l’uso non autorizzato di una foto di una persona totalmente innocente, soprattutto in condizioni di disagio, è immorale e irresponsabile. Non è assolutamente corretto nei confronti del giovane australiano, affiancarlo a un maltrattatore di cani.

Prima di diffondere foto simili per favore verificatene l’autenticità e se corrispondono con la notizia riportata.

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