Sta girando all’impazzata su Facebook una scansione di un trafiletto (post rimosso da Facebook) di un giornale in cui si legge che i profughi percepiscono 30 Euro al giorno per l’alloggio, colazione, pranzo e cena e 2,5 Euro extra con una ricarica telefonica di 15 Euro. Gli istigatori raffigurati chiedono che questi soldi vengano dati agli italiani che sono probabilmente in stato di necessità economiche.
Ciò che è scritto nel trafiletto NON è una bufala, tuttavia deve essere letto e recepito con le dovute attenzioni. Sicuramente fa parte di un articolo più completo che spiega esattamente la provenienza e la destinazione di quei soldi.
È una bufala (post rimosso da Facebook) invece affermare che quei soldi devono essere erogati agli italiani in stato di necessità.
Premettiamo che chi pubblica il post è in completa malafede, perché conosce benissimo la provenienza dei fondi e la destinazione; invece, molte persone che seguono queste pagine spazzatura, non hanno idea di cosa si tratta.
L’accoglienza ai profughi fa parte di accordi internazionali e l’Italia è obbligata a rispettarli. Se respinge i chiedenti asilo, rischia sanzioni come è già successo nel 2012. Per facilitare l’accoglienza, la Comunità Europea ha messo a disposizione dei fondi per garantire ai profughi, richiedenti asilo politico, vitto e alloggio. Tutte le nazioni che fanno parte della Comunità Europea versano una parte e l’Italia verserebbe la sua in ogni caso. I trenta euro sono destinati alle strutture di accoglienza e non possono essere destinati ad altre iniziative per far fronte ai problemi degli italiani.
Si tratta di “richiedenti asilo politico”, non è corretto “clandestini”. Se lo stato di “rifugiato” viene accolto allora il profugo e i suoi familiari a carico ricevono un’indennità di sistemazione “una tantum” pari a € 3.555,29 e un contributo straordinario pro capite giornaliero per un periodo massimo di sei mesi pari a € 35,56 come riporta la gazzetta ufficiale. Sono sempre fondi della Comunità Europea che prevedono l’accoglienza e, in caso di accettazione della richiesta di asilo, la successiva integrazione.
Se l’Italia uscisse dall’accordo e dalla Comunità Europea, potrebbe non accogliere più i profughi, ma non avrebbe quei fondi, quindi i disoccupati resterebbero comunque a secco. Si può anche osservare che, in alcuni casi, i fondi della CE non sono stati usati bene.
Quindi levatevi dalla testa una volta per tutte che il governo italiano preferisce aiutare i profughi piuttosto che gli italiani, qualsiasi pagina Facebook o sito web che fa queste affermazioni vi sta prendendo in giro. Che vi piaccia o no, il paese è obbligato ad accogliere i profughi. Qualsiasi governo ci sia al potere e che voglia far restare l’Italia nella Comunità Europea, deve rispettare gli accordi di Bruxelles.