Comunicare e gestire i conflitti, anche al tempo del Covid: ascoltare per farsi ascoltare

Esiste ed è disponibile un’imponente produzione bibliografica, anche di carattere scientifico e accademico, a dimostrare come nella comunicazione e nel “problem solving” un approccio ostile ed elitario non solo non paghi ma ottenga l’effetto opposto, mettendo l’interlocutore sulla difensiva e rendendolo sordo alle nostre argomentazioni. Viceversa, una postura equilibrata e razionale, il valorizzare chi abbiamo davanti, cercare di andare incontro alle sue esigenze ed ascoltarne le ragioni, aiuterà a farci capire meglio e a far passare in modo più agevole il nostro messaggio. A riguardo, gli esperti di negoziazione dei conflitti e docente ad Harvard Roger D. Fisher e Daniel L. Shapiro offrono un “vademecum” molto interessante: -esprimere apprezzamento, valutando positivamente ciò che gli altri pensano, sentono o mostrano, (senza pensare che ciò significhi cedimento) -costruire affiliazione, trasformando l’avversario in un collega grazie alla scoperta di interessi e conoscenze in comune -rispettare l’autonomia, espandendo nel contempo la propria -riconoscere lo status delle controparti, e onorarle quando serve, riaffermando nel contempo il proprio status (questa azione rafforza stima e capacità di influenzare -scegliere per sé un ruolo negoziale pieno, e cioè con un chiaro obiettivo e che sia significativo dal punto di vista personale Passare, insomma, dal “come faccio fargli cambiare idea?” al “quali parole possiamo trovare che ci accomunano, che consentono una progressiva trasformazione della disputa in collaborazione?”, dal “noi chiediamo”, “noi insistiamo”, “abbiamo diritto a” al “ciò che realmente ci preoccupa è”, “noi temiamo che”, “noi preferiamo”, “lasciateci spiegare i nostri sentimenti a riguardo” (Granelli-Trupia) Un arsenale basato sul “soft power”, il cui impiego possibile è illustrato in un altro vademecum, in questo caso della Harvard Law School (Principled Negotiation): -separa le persone dal problema (sii mite con le persone e duro con i problemi) -concentrati sugli interventi e non sulle posizioni (che tendono a con-fondersi con gli ego delle persone) -inventa un certo numero di opzioni che puntino a ottenere benefici reciproci prima di decidere il da farsi -insisti che il risultato della trattativa utilizzi criteri oggettivi -abbi sempre in testa il tuo BATNA (Best Alternative to a Negotiated Agreement) E se invece fosse la controparte a manifestare un atteggiamento ostile e respingente? Sarà sempre raccomandabile non lasciarsi coinvolgere in una “rissa” verbale inutile e controproducente. Anche stavolta può venirci in aiuto una tecnica, detta “negotiation jujitsu” (dal nome della famosa arte marziale giapponese). Difendere cioè le nostre posizioni senza attaccare, ma eludendo l’aggressività altrui lasciandola colpire a vuoto così che si spenga. Nel dettaglio: -usare le domande al posto di affermazioni: le affermazioni creano resistenza, dove invece le domande generano rispose. Le domande consentono alla controparte di spiegare il proprio punto di vista dandoci una visione più ampia. Le domande possono anche essere molto sfidanti e forzare la controparte ad affrontare i punti nodali del problema -usare il silenzio, una delle armi più efficaci a disposizione: quando la controparte fa una proposta irragionevole o un attacco personale ingiustificato, la cosa migliore da fare è rimanere fermi, neanche troppo turbati e non dire una parola. La controparte sarà così forzata a parlare e a giustificare le proprie affermazioni Soprattutto in una fase come quella odierna, che vede medici, scienziati e divulgatori commettere spesso degli errori di comunicazione nell’accostarsi all’emergenza Covid e al tema vaccinale, queste linee guida sono più che mai utili e preziose. Cedere al’Ego, all’ira, avere delle cadute di stile o essere troppo criptici e complessi durante un performance che vuole avere carattere divulgativo, non farà altro che aumentare la distanza tra il cittadino e la scienza confinandola in una bolla, a tutto vantaggio di quelle correnti di pensiero e di quei movimenti e anti-scientifici che oggi sembrano, infatti, di nuovo in ascesa. Riferimenti bibliografici: Roger Fisher e Daniel Shapiro, “Beyond Reason: Using Emotions as You Negotiate”; Andrea Granelli e Flavia Trupia, “La retorica è viva e gode di ottima salute. Convincere, capire, vaccinarsi ai tempi del web”; Roger Fisher e William Ury, ““Getting to Yes”

Davide Simone, giornalista (ODG della Toscana) e consulente di comunicazione politica118869771_2704791809769330_2552833777471797803_n

 

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Bush senior, il complottismo e quella frase non capita

Nata alla fine del XIX secolo, la Teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale (NWO) rimase per lungo tempo sostanzialmente priva di seguito, fino a quando fu “resuscitata” grazie a un discorso tenuto da George H.W. Bush al Congresso degli Stati Uniti l’11 settembre 1990.

In quella circostanza, l’allora presidente americano parlò infatti della necessità di costruire un “nuovo ordine mondiale”, riferendosi tuttavia ad una collaborazione proficua e costruttiva tra le nazioni e con la nuova URSS-Russia, dopo la fine delle grandi tensioni bipolari (“Out of these troubled times, our fifth objective—a new world order—can emerge: A new era—freer from the threat of terror, stronger in the pursuit of justice and more secure in the quest for peace. An era in which the nations of the world, east and west, north and south, can prosper and live in harmony”*).

Un concetto espresso in precedenza anche da personaggi come il primo ministro indiano Rajiv Gandhi (21 novembre 1988) e da Michail Gorbačëv (7 dicembre 1988), con la medesima formula e sempre a voler indicare le prospettive scaturite dal nuovo clima di distensione e collaborazione tra le grandi potenze.

Come abbiamo detto, il discorso di George H. W Bush venne tuttavia stravolto e strumentalizzato dai teorici del complotto per rilanciare la bugia dell’NWO, una delle più grottesche e nefaste elaborazioni del complottismo internazionale.

*”Da questi tempi difficili, il nostro quinto obiettivo – un nuovo ordine mondiale – può emergere: una nuova era libera dalla minaccia del terrore, più forte nella ricerca della giustizia e più sicura nella ricerca della pace. Un’era in cui le nazioni del mondo, est e ovest, nord e sud, possono prosperare e vivere in armonia”

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Comunicato stampa.

Crescono le bufale, ma crescono, e meglio, anche quelli che le combattono.
E’ il caso di BeD (Bufale e Dintorni), una delle prime e delle più importanti realtà nel debunking italiano. Nata nel 2010 come pagina Facebook ed ampliatasi con un blog nel 2013, BeD mette oggi in serata (20/01/2017) on line il suo sito ufficiale: http://www.bufaleedintorni.it.

Forte di decine di migliaia di fan sui social network e della collaborazione di giornalisti, meteorologi, informatici, ufologi, medici, scienziati e semplici appassionati, BeD è un progetto in continua evoluzione, che riserverà in futuro altre gradite sorprese agli amanti della buona informazione sul web.

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BUFALA – I migranti avranno diritto al WiFi gratis per legge.

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Personalmente ritengo di pessimo gusto l’opera di photoshop su questa foto, per la scelta della foto stessa.
Ovviamente non si è mai verificata una manifestazione di protesta da parte di nessuna etnia per via del WiFi lento.
Di seguito riporto la foto originale: Continua a leggere

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BASTA condividere catene!!!

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BUFALA – VIDEO – Vergognoso, questa è l’insalata finta che ci fanno mangiare.

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Video virale che circola da qualche giorno sul Social Network. Il solo Post da noi visto ha totalizzato circa 8.000 condivisioni (al momento di scrivere questo articolo), in 72 ore.

Ovviamente non si tratta di insalata finta che ci viene proposta da consumare nei nostri Continua a leggere

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BUFALA – C’è vita dopo la morte è ufficiale lo ha dimostrato uno scienziato italiano.

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L’articolo in questione è pubblicato in data 12 gennaio 2017 dal blog Pianeta Donna.
Nessuna fonte viene citata. Da una semplice ricerca risulta,ovviamente, che lo “scienziato” italiano,35enne, professore, ricercatore…etc etc Nicce, NON esiste, Continua a leggere

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1DISINFORMAZIONE – L’eccellenza italiana.

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In giro tra siti e pagine web, si trova questo video che dà una visione dell’Italia un po’ eccessiva. Analizziamo una per una tutte le informazioni che il video ci fornisce.

L’Italia occupa lo 0,5% della terra e ci vive lo 0,83% dell’umanità Continua a leggere

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BUFALA – La NASA non ha mai raggiunto Marte,ecco la prova dell’inganno.

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Questa foto sta facendo “notizia” nei gruppi e pagine Facebook di complottari di varia natura.Andiamo dalla “terra è piatta” a “la Nasa non è mai uscita dall’orbita terrestre”. Continua a leggere

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BUFALA – La danza del vottary è un virus.

bufala
Questo messaggio sta spopolando sia su Whatsapp che su Facebook creando non poca confusione.
E’ una bufala senza ne capo ne coda. Nessun canale RAI ha mai parlato di questo ipotetico virus, non esiste una sola traccia di questo video e della capacità di formattazione degli Smartphone associata al virus citato che non è un virus in quanto non esiste.
Si tratta di una variante della vecchia bufala La danza del Papa, nata nel 2015 come scherzo su Whatsapp che poi è diventato un messaggio allarmistico inutile su Facebook.

Grazie a tutti\e per le pronte segnalazioni.

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